In occasione della Giornata Internazionale dello Yoga 2025, che si festeggia come ogni anno proprio oggi, il 21 giugno, nel solstizio d’estate, ho voluto dedicare un episodio un po’ più lungo del solito a una delle faccende più note e meno chiare dello yoga: il serpente Kuṇḍalinī.
Questa puntata, anche se ha un titolo diverso, è da considerarsi come la seconda parte dell’episodio 19, dedicato ai cakra. Ascoltatelo, se non l’avete già fatto.
Molte cose si potevano dire sul potere del serpente: dare istruzioni su come aprire (o meglio, “perforare”) i cakra, o elencare le molte, peculiari tecniche dell’hatha yoga pensate per provocare il risveglio di Kuṇḍalinī, alcune davvero inaspettate. Ce n’è una in cui bisogna avvolgersi la lingua in un asciugamano e tirarla… pare che sia un po’ come “tirare la coda” a un cobra. Non fatelo, per favore.
Ho scelto invece un approccio storico, per osservare come, nei secoli, questa idea sia cresciuta e abbia cambiato pelle, proprio come un vero serpente.
Potete ascoltare questo episodio, come sempre, su Spotify, su Apple Podcast, su Substack, su YouTube o sulla vostra piattaforma audio preferita.
Buona pratica, e buon ascolto,
Francesco & Alice
I miti dello yoga è un podcast che cerca di svelare, raccontando una storia, cosa si nasconde dietro gli āsana fatti sul tappetino. Esce un sabato sì e uno no.
I testi e le voci sono di Francesco Losapio.
La postproduzione audio è di Matteo Scandolin.
Se il podcast ti è piaciuto, puoi seguire Francesco e Alice su Instagram, leggere il loro libro “Lo yoga degli dei” e incontrarli da JivAli Yoga.
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