I miti dello yoga
I miti dello yoga
Yogapaṭṭa, la cinghia
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Yogapaṭṭa, la cinghia

Nell'episodio 16, ci legheremo le ginocchia

Nello stato del Karnataka, in India, in una città in rovina abbandonata da cinque secoli, c’è una statua di Narasiṃha, l’uomo leone, impressionante manifestazione del dio Viṣṇu. È seduto a gambe incrociate, adorno di una corona. Il suo sorriso è terrificante, i suoi occhi sporgenti e senza pupilla ci fissano. Ma se un praticante di yoga osservasse la statua, sarebbe un’altra cosa a colpirlo maggiormente: le ginocchia dell’uomo leone sono tenute strette da una cinghia da yoga.

Molti degli attrezzi che si usano nello yoga posturale moderno, i cosiddetti props, hanno origini molto recenti, ma il caso della cinghia da yoga è sicuramente unico. Un tempo simbolo stesso della pratica dello yoga, quando questa consisteva principalmente nello stare seduti immobili molto a lungo, la cinghia ha attraversato una rinascita che è coincisa con la rivoluzione contemporanea dello yoga.

Ma anche se i suoi usi sono diversi, ora, in questo semplice strumento è conservata una tradizione davvero secolare, un lungo cammino durante il quale la cinghia ha sempre fatto da supporto alla disciplina dei praticanti.

Potete ascoltare questo episodio, come sempre, su Spotify, su Apple Podcast, su Substack, su YouTube o sulla vostra piattaforma audio preferita.

Buona pratica, e buon ascolto,

Francesco & Alice

I miti dello yoga è un podcast che cerca di svelare, raccontando una storia, cosa si nasconde dietro gli āsana fatti sul tappetino. Esce un sabato sì e uno no.

I testi e le voci sono di Francesco Losapio.

La postproduzione audio è di Matteo Scandolin.

Se il podcast ti è piaciuto, puoi seguire Francesco e Alice su Instagram, leggere il loro libro “Lo yoga degli dei e incontrarli da JivAli Yoga.

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